Riforma Cartabia e diritto intertemporale: l’opposizione a decreto ingiuntivo.

La cosiddetta riforma Cartabia (D.Lgs. 149/2022), recentemente entrata in vigore, sta ponendo agli operatori giuridici le prime questioni applicative, principalmente di natura processuale.

Col decreto del 9 maggio 2023, in allegato, il Tribunale civile di Vicenza affronta un caso paradigmatico, con riflessi in tema di diritto intertemporale.

Ottenuto dal Tribunale un decreto ingiuntivo prima dell’entrata in vigore della riforma (28/02/2023), il creditore lo notificava al debitore; questi opponeva il decreto dopo l’entrata in vigore della riforma, notificando un atto di citazione redatto secondo la nuova disciplina.

Iscritta al ruolo la causa di opposizione, il Giudice rilevava che:

• secondo la giurisprudenza prevalente, l’opposizione a decreto ingiuntivo è la fase eventuale, a cognizione piena, di un unico procedimento avente ad oggetto la verifica della fondatezza del diritto azionato;
• di conseguenza l’opposizione dev’essere trattata con il rito vigente al momento del deposito del ricorso monitorio.

Perciò il Giudice assegnava al debitore un termine per notificare al creditore un nuovo atto di citazione, conforme alla disciplina previgente alla riforma.

Clicca qui per il provvedimento: